Phil Penman

PHIL PENMAN - Una casa in un riflesso a Trondheim, Norvegia

Come ti sei avvicinato alla fotografia?

La fotografia era la mia seconda materia a scuola! Inizialmente volevo diventare insegnante di sport, ma essendo dislessico ho sempre avuto problemi con il lavoro accademico. Per la fotografia, tuttavia, si è rivelato un grande vantaggio. E così, è stato subito chiaro quale sarebbe stato il mio percorso professionale! Anche mio padre è fotografo e i miei genitori mi hanno portato in musei e gallerie fin da bambino. All'età di 15 anni ho iniziato a sviluppare e stampare le mie immagini in camera oscura sotto la guida di mio padre. Non era insolito per noi trasformare la notte in giorno. Poi mi sono diplomato in fotografia al Berkshire College of Art and Design in Inghilterra. Dopo aver lavorato come assistente a Londra per un breve periodo, ho capito che volevo muovermi in modo indipendente. Il mio primo incarico è stato quello di fotografo per un giornale locale, che mi ha portato a lavorare alla Microsoft e poi, a 22 anni, per testate nazionali. Il mio obiettivo fin dall'inizio è stato quello di lavorare come fotografo a New York, essendomi innamorato della città da adolescente. Nel 2000, durante una sessione, ero seduto in auto con un fotografo che avevo appena conosciuto e gli ho parlato del mio sogno. Così ho scoperto che era tornato da poco da un lavoro negli Stati Uniti. Mi ha presentato ai suoi ex capi e poche settimane dopo ero su un aereo per Los Angeles per un nuovo incarico, a immortalare lo stile di vita della gente ricca e famosa. Sei mesi dopo ho aperto uno studio fotografico a New York e il resto è storia. Ormai sono 22 anni che ho sede a New York per la mia attività.

DUNJA KREFFT - Phil Penman fotografa a Trondheim

Come trovi l'ispirazione per trasformare le tue idee in immagini?

Il passato mi affascina molto. Queste straordinarie immagini senza tempo risalgono all'inizio e alla metà del 1900. Alfred Stieglitz, Gordon Parks, Ruth Orkin e molti altri.

Quale macchina fotografica usi?

Utilizzo principalmente fotocamere e obiettivi Leica M. La mia preferita è la Leica Monochrom, che cattura la vita solo in bianco e nero. Poi, per riportarmi indietro nel tempo, cerco di sfruttare le condizioni atmosferiche, ad esempio immortalando vecchi edifici e scene sotto la neve. La neve ha la proprietà magica di ricoprire la maggior parte delle cose, come i cartelloni pubblicitari o altri edifici che danno alle città un aspetto più moderno. Mi piace anche usare i ritratti per raccontare le storie delle persone che incontro per strada. Ho scoperto che la fotografia di strada a volte può essere molto solitaria e le brevi e spontanee conversazioni che ne nascono mi danno sempre la carica e mi motivano a continuare.

PHIL PENMAN - Under the FDR drive, New York, 2014

Molte delle tue foto sono in bianco e nero. Cosa c'è di speciale nella fotografia in bianco e nero per te?

È perfetta per le immagini senza tempo che voglio catturare. La Leica Monochrom con mirino elettronico ti consente ti vedere il mondo in bianco e nero anche mentre si scatta, e questo rende la fotografia un'esperienza molto più piacevole.

Dove ti si può trovare quando non sei dietro la macchina fotografica?

A letto! Tuttavia, non credo che rimarranno molti momenti in cui non ne avrò una con me. A causa dei viaggi e dei workshop, ora ho un ritmo del sonno assurdo. Passo davanti alla Colonna della Vittoria a Berlino alle 4 del mattino o davanti al Colosseo a Roma alle 2 di notte. Poi, quando torno in albergo, mi chiedo: "Perché sono così stanco?" e vedo che ho fatto 45.000 passi. Oggi sono sempre in compagnia della macchina fotografica.

PHIL PENMAN - Una scena di strada a New York

Ho scoperto WhiteWall a Paris Photo e sono subito rimasto entusiasta della qualità dei prodotti e anche della WhiteWall Masterprint. Poi, all'inizio di quest'anno, ho collaborato con WhiteWall per la mia ultima mostra presso il Leica Store di Washington DC e tutti sono rimasti incantati dalle stampe . Normalmente mi preoccupo che le stampe siano finite in tempo e arrivino a destinazione integre, ma con WhiteWall il problema non esiste, mi fido completamente. Dall'ordine all'arrivo dei prodotti, tutto il processo si è svolto in scioltezza e senza alcun intoppo.

Raccomandazione sul prodotto: Stampa LightJet su carta baritata & Fine Art Print

Per me sono i neri e la qualità d'archivio della carta baritata. Ho realizzato molte di queste stampe per clienti che desideravano edizioni limitate per le loro pareti. Mi viene sempre un brivido quando vedo le stampe finali! È una soddisfazione molto maggiore vedere il lavoro stampato fisicamente anziché su uno schermo digitale.