Andrea Zvadova: “Amo trasformare i tratti umani in mondi immaginari”
Profilo breve
Andrea Zvadova, nata e cresciuta in Slovacchia, vive attualmente a Londra. La sua attenzione fotografica si concentra sulla bellezza, sui ritratti e sulle Belle Arti. Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre e ha vinto premi prestigiosi come il Portrait of Britain Award e il Photography Grant. Per il suo progetto ‘Pigment’, una serie di ritratti di persone nate con albinismo, è stata selezionata come una delle Eroine Hasselblad. In questa intervista, ci parla delle sue fonti di ispirazione, di come mette in scena i suoi ritratti in studio e di quali macchine fotografiche utilizza.
6 DOMANDE A ANDREA ZVADOVA
Puoi raccontarci un po' come ti sei avvicinato alla fotografia?
Da adolescente mi sono innamorata della fotografia e da allora ne sono stata attratta. Dopo aver lavorato nell'industria del modellismo ho deciso di seguire la mia passione in modo professionale e di lavorare come fotografa. Per questo motivo il mio lavoro è influenzato dalla fotografia in studio, dall'uso delle luci e dalla creazione di una scena da zero come la immagino.
Foto: Andrea Zvadova
Raccontaci qualcosa delle tue foto. Qual è il tuo interesse particolare? Come scegli i colori, la composizione, i temi e così via?
Presto attenzione ai dettagli e alle complessità che derivano dalle immagini ravvicinate.
Tutte le mie scelte di soggetti, composizione e colori sono scelte più intuitive che derivano dalla mia estetica. Posso essere preparato in modo costruttivo, ma i risultati finali sono sempre il frutto di ciò che mi parla, di ciò che mi fa scattare un'emozione immediata.
Da dove nasce questo interesse?
Mi interessano la natura, i dettagli, i colori. Varia da un minimalismo solenne a un mix audace di texture e colori. Direi che mi piace osservare, come una spugna assorbo tutte le informazioni esterne per trasformarle nel mio mondo.
Foto: Andrea Zvadova
Come ti ispiri? E cosa ti ispira di più? Film, libri o riviste? Oppure ciò che ti circonda?
L'ispirazione più grande è sempre la natura. È stata una fonte infinita di idee e influenze per me. La scienza è un'altra grande fonte, l'ottica, la fisica... La scienza va molto a braccetto con l'arte.
Qual è stata la tua prima macchina fotografica?
La prima macchina fotografica che ho usato è stata una vecchia Practica che apparteneva a mio zio; all'epoca scattavo principalmente con pellicole in b/n. In seguito, quando ho iniziato a pensare di dedicarmi alla fotografia a livello professionale, ho utilizzato una Canon analogica e poi digitale. Poiché il mio lavoro si svolge principalmente in studio ed è un processo più lento, utilizzo principalmente fotocamere di medio formato, Hasselblad o Phase One.
Foto: Andrea Zvadova
Cos'altro c'è da sapere su di te?
Sono nata e cresciuta in Slovacchia, ora vivo a Londra. La mia fotografia si concentra sulla bellezza, sul ritratto e sulle belle arti. Mi piace lavorare con i dettagli nel mio lavoro, studi ravvicinati dei tratti umani che trasformano la pelle e i capelli in paesaggi astratti e mondi immaginari.
Nella mia serie floreale mi concentro sull'uso dei colori e creo uno spazio fotografico iper-colorato in cui il sogno e l'immaginazione sono il filo conduttore per sfuggire alla narrazione del prevedibile.
La serie PARALLELS rappresenta quel mondo - il mondo perfetto dei sogni. Rappresenta anche il confronto tra il reale e il potenziale, il sogno e le linee sfocate tra questi mondi.
Ho creato immagini distorte e astratte di nature morte floreali. Ogni immagine è stata creata con effetti pratici nella fotocamera senza ulteriori manipolazioni.
Il mio obiettivo è quello di creare immagini che incoraggino lo spettatore a fermarsi, esplorare, sezionare e analizzare. Riflette su ciò che è reale, su come percepiamo il mondo di fronte a noi e su come vediamo noi stessi. L'intero set è fotografato in studio con luci da studio. Andrea crea le immagini utilizzando effetti pratici che coinvolgono la fisica e l'ottica.
Ho un progetto in corso chiamato “Pigment”, una serie di ritratti di persone nate con l'albinismo. Pigment ha ricevuto un'attenzione significativa e ha vinto diversi premi e sono stata selezionata come una delle eroine di Hasselblad.
Lavoro con la fotografia digitale e analogica, comprese le vecchie tecniche di fotografia alternativa.