Profilo breve
Francesco Fantini ha studiato fotografia all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Vive e lavora a Londra dal 2014. Le sue fotografie sono pubblicate in varie riviste e ha ricevuto il Sony World Photography Award nel 2022. Nell'intervista racconta come lavora, quale fotocamera utilizza principalmente e quali fotografi lo ispirano.
5 DOMANDE A FRANCESCO FANTINI
Ci può raccontare un po' come è diventato fotografo? E ci racconti qualcosa delle sue immagini.
Nel 2006 mi sono trasferito a Londra e per caso ho interpretato la parte di un fotografo senza braccio per un cortometraggio indipendente del regista Luis Pla, mio amico e collega di lavoro part-time. Questo è stato il mio primo approccio alla fotografia, per puro caso come personaggio di fantasia. Tornato in Italia nel 2007, decisi di iscrivermi a un corso di fotografia di base nella mia città natale. L'insegnante era Silvia Camporesi, oggi fotografa di fama internazionale. L'amore per la fotografia è nato per caso e si è consolidato grazie a Silvia, a cui sono eternamente grata per questa gioia e questa maledizione.
Foto: Francesco Fantini
Mi parli delle sue immagini (qual è il suo interesse particolare, come sceglie i colori, la composizione, i soggetti, ecc.).
Mi piace camminare senza meta e cercare qualcosa che accada, una sorta di flaneurismo. Le foto che produco sono il risultato della casualità degli eventi, della scelta di una strada piuttosto che di un'altra, ecc. Non ho un tema ricorrente se non quello di immortalare la vita nei suoi momenti di bellezza quotidiana, mi piace camminare e scoprire periferie e zone non caotiche. Nelle mie foto utilizzo solo luce naturale, nessun flash o luce artificiale, i colori sono dettati dai toni delle pellicole utilizzate, per lo più Kodak Portra 400 o Kodak Gold 200.
Foto: Francesco Fantini
Da dove nasce questo interesse?
Vengo da un piccolo paese italiano dove ogni angolo è familiare. Dopo essermi trasferito nella grande città ho sentito il bisogno di sentirmi meno straniero in una terra straniera, cercando di camminare per la città rendendola il più familiare possibile, e la fotografia mi ha aiutato in questo processo.
Foto: Francesco Fantini
Cosa la ispira? E cosa la ispira? Film, libri o riviste? O ciò che ti circonda?
Le ispirazioni provengono principalmente dalle opere fotografiche degli autori che ammiro di più: Luigi Ghirri, William Eggleston, Joel Meyerowitz, Harry Gruyaert, Tom Wood, Chris Killip e Paul Graham. Questi autori sono sempre nella mia mente mentre sono alla ricerca di qualcosa che accada davanti ai miei obiettivi. Un'altra fonte di ispirazione è la musica di Nick Cave, che a sua insaputa è uno dei miei più fedeli compagni di viaggio.
Foto: Francesco Fantini
Quali sono i suoi programmi per il resto della giornata?
Provare a guardare "Hard to be a God" di Aleksei German.