EVOLUTION - INTERVISTA CON ORTWIN KLIPP

Ci può raccontare un po' come è diventato un artista? E ci racconti qualcosa delle sue opere.

Ho dei bei ricordi della mia infanzia, quando trascorrevo molto tempo nella natura. Mia nonna è stata un sostegno e un mentore importante per me fin dalla più tenera età. Mi ha fatto trascorrere molto tempo nella natura e mi ha comprato matite colorate e carta. Disegnavo e dipingevo instancabilmente, scoprivo la mia vena creativa e mi immergevo nel mondo dei colori e delle forme per creare sempre qualcosa di nuovo.

Una fortunata coincidenza mi ha portato nel 1997 alla scuola d'arte dell'artista biennale di successo René Chacón a Ingolstadt, grazie alla quale ho potuto sperimentare in dimensioni completamente nuove e diventare persino assistente dell'artista. Questo ha rafforzato il mio coraggio di presentarmi alla Galerie Schwarz con le parole: "Sono un artista e vorrei esporre da voi". Il gallerista fu colpito dalla mia fiducia in me stesso e mi espose subito. Siamo riusciti a vendere tre dipinti al vernissage.

Ci parli della sua arte (qual è il suo interesse particolare, come sceglie i colori, la composizione, i temi, ecc.)

Per me i colori sono un'espressione della vita. L'energia e la creatività che traggo dalla natura confluiscono nei miei dipinti. Le persone e la natura in generale sono i miei soggetti principali e la mia ispirazione. In definitiva, mi sforzo di creare opere d'arte che sensibilizzino e riflettano le connessioni che abbiamo nella vita.

Come si è evoluto il suo stile artistico nel corso degli anni e quali influenze hanno plasmato il suo lavoro?

Sono un sognatore e un curioso per natura. Per me non c'è niente di più eccitante che sperimentare, incontrare nuove persone e godere della natura osservandola e vivendola. Soprattutto i miei numerosi viaggi intorno al mondo hanno avuto una forte influenza su di me. La varietà di colori, profumi e culture che ho incontrato ha influenzato profondamente il mio lavoro. Ogni viaggio mi ha dato nuovi spunti di riflessione sulla vita e sulla diversità dell'umanità. Per me la vita è un viaggio senza fine e mi sforzo di catturare l'unicità e l'interconnessione della natura nelle mie fotografie. Questa è la mia passione e il mio stile di vita. Attraverso il mio lavoro, voglio raccontare storie ed evocare emozioni che riflettano la diversità e la bellezza del nostro mondo.

Può parlarci del processo creativo che sta alla base del suo lavoro?

Per me è di grande importanza promuovere la comprensione del fatto che siamo tutti parte dell'evoluzione. Voglio trasmettere questa profonda connessione con la natura attraverso i miei dipinti e le mie opere d'arte. È sempre importante per me condividere la gioia che provo quando creo le mie opere. Perché per me l'arte è una forma di comunicazione. È per questo che lavoro.

Da dove nasce questo interesse e cosa la ispira?

La mia arte riguarda la creatività, l'esplorazione e la celebrazione della vita. Per me la fotografia significa guardare il mondo con occhi aperti e scoprire la bellezza. Un momento fugace che viene comunque catturato per l'eternità. È proprio questo che mi spinge: La capacità di catturare la magia del momento e di riconoscere i modelli del mondo. Ogni momento vale una foto.

In che misura le esperienze personali o le emozioni si riflettono nella sua arte e come influenzano le sue decisioni creative?

L'arte mi ha permesso di trasformare il mio hobby in una professione. Mi dà un'enorme libertà di ispirazione e di attività. Mi considero molto fortunata e profondamente grata di poter documentare il mio mondo attraverso l'arte.

Cosa rende le cornici Pop Art speciali per lei? In che modo la cornice completa il suo lavoro?

La particolarità delle cornici Pop Art è la loro intensa luminosità, che fa risaltare al meglio le mie opere colorate. Le cornici al neon fanno sembrare i miei quadri degli oggetti vivi e spesso i clienti mi chiedono se le cornici sono dotate di luci LED, perché brillano così tanto.